Nell’era moderna in cui viviamo, l’adozione di tecnologie digitali è diventata una necessità irrimandabile per molte imprese e organizzazioni. Tuttavia, ciò può rappresentare una sfida, specialmente per le micro-piccole imprese (in particolare artigiani, ditte individuali, società di persone e/o limitata responsabilità-capitalizzazione), comunità, associazioni e organizzazioni locali che possono essere limitati dai costi associati all’acquisto di nuovi dispositivi o software proprietari.
Inoltre non è da sottovalutare la crescente regolamentazione EU lato digitale, che negli ultimi tempi ha introdotto un ulteriore freno a digitalizzare estensivamente la propria organizzazione (in particolare nelle micro-piccole imprese prive dei necessari budget) per paura delle violazioni informatiche (es. data-breach, ransomware) e del costo/complessità degli adempimenti-architetture lato sicurezza-privacy (e relative potenziali verifiche-ispezioni-sanzioni).
Ma c’è una soluzione che offre vantaggi più a misura: l’uso di robuste tecnologie digitali libere (Linux, software Open Source, technologie FLOSS) e il riuso dei vecchi PC. Questa pratica non solo offre una soluzione economica e sostenibile per l’ammodernamento digitale, ma crea anche e soprattutto opportunità per i professionisti informatici locali di prossimità.
Un vantaggio immediato è che l’adozione di tecnologie digitali libere permette di ridurre i costi di licenza e di software, permettendo ai liberi professionisti informatici di offrire servizi a prezzi più competitivi. Ciò consente di accedere a un vasto mercato composto da innumerevoli piccoli progetti di ammodernamento digitale, anche se privo di grande potere di spesa. Le organizzazioni sul territorio private e pubbliche come le scuole, le biblioteche, le associazioni più in generale oltre alle micro-piccole imprese locali (in particolare gli artigiani e le molte ditte individuali/di persone ed agricole), possono beneficiare dell’esperienza e delle competenze dei professionisti informatici di distretto per migliorare la loro infrastruttura digitale a costi accessibili.
Inoltre, il riuso dei vecchi PC permette di ridurre l’impatto ambientale dello smaltimento dei dispositivi obsoleti e contribuisce alla sostenibilità ambientale. Questa pratica può anche essere un’opportunità per creare iniziative di economia circolare locali, come la riparazione e il riuso di dispositivi informatici, generando ulteriori opportunità di lavoro per i piccoli specialisti informatici-elettronici del territorio.
Ma i benefici non si limitano solo all’aspetto economico. L’adozione di tecnologie digitali libere e il riuso dei vecchi PC possono anche favorire la crescita diretta professionale dei singoli specialisti del digitale, senza i costosi esborsi per corsi-certificazioni legati all’adozione di tecnologie digitali proprietarie e piattaforme cloud. Essi possono acquisire nuove competenze e conoscenze attraverso la partecipazione alla comunità di software libero, l’accesso a risorse online gratuite e la collaborazione con altri professionisti informatici anche a livello internazionale-globale. Ciò può portare a una maggiore specializzazione e a opportunità di networking, aprendo la strada a progetti più complessi e remunerativi (anche all’estero).
In sintesi, l’adozione diffusa di tecnologie digitali libere e il riuso dei vecchi PC offrono molteplici vantaggi e numerose-piccole opportunità anche durante le complesse congiunture economiche degli ultimi anni. Non solo permettono di accedere a un vasto mercato di ammodernamento digitale (trascurato, non presidiato dalle medie e grandi aziende informatiche), ma favoriscono anche la sostenibilità ambientale, la crescita professionale e la creazione di opportunità economiche a livello locale. Pertanto, è importante promuovere e sostenere questi emergenti modelli di business, al fine di stimolarne un maggior sviluppo sul territorio.